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Emilio Lussu
Dopo aver partecipato, valorosamente, alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale di complemento, tornato in Sardegna Lussu è animatore del movimento che nel 1919, a Cagliari, portò alla nascita del Partito Sardo d'Azione. Eletto deputato nel 1921 e nel 1924, dopo il delitto Matteotti fu tra i più fermi accusatori di Mussolini, tanto che il 31 ottobre del 1926 gli squadristi assaltarono in forze la sua casa di Cagliari.

Lussu si barricò e si difese, respingendo l'assalto a colpi di pistola. Un fascista fu ucciso e Lussu, arrestato, restò in carcere per tredici mesi. Assolto in istruttoria per legittima difesa, per volere di Mussolini fu confinato per 5 anni a Lipari. Ma Lussu, il 27 luglio 1929, riuscì ad evadere dal confino con Carlo Rosselli e Fausto Nitti e a rifugiarsi a Parigi. Qui, con altri rifugiati politici italiani, dà vita a "Giustizia e Libertà". Dopo un periodo in Svizzera (per curare i postumi delle numerose ferite di guerra e dei disagi del carcere e del confino), Lussu nel 1937 sostituisce Rosselli (assassinato dai fascisti) alla guida di GL. È alla testa di "Giustizia e Libertà" anche quando i tedeschi invadono la Francia.Nell'agosto del 1943 riesce a rientrare in Italia e nel mese di settembre è a Firenze, alla prima riunione nazionale del Partito d'Azione. Dopo l'armistizio è uno dei capi della Resistenza romana e, finita la guerra, entra a far parte, nel 1945, del governo Parri e del successivo primo governo De Gasperi. Nel 1946 è deputato all'Assemblea Costituente. 
Con lo scioglimento del Partito d'Azione aderisce, nel 1947, al PSI per essere poi, nel 1964, tra i fondatori   del Partito Socialista di Unità Proletaria. Deputato, senatore, dirigente nazionale dell'ANPI,  di Emilio Lussu, oltre che dell'impegno politico è bene accennare a quello di scrittore, ricordando almeno il suo Teoria
 dell'insurrezione, edito in Francia nel 1936,  il saggio Marcia su Roma e dintorni e quello che è unanimemente considerato un capolavoro letterario, ma che di fatto rimane il suo manifesto politico:Un anno sull'altipiano. Questo libro sulla Prima guerra mondiale è stato ristampato nel 2008 da l'Unità, con un'introduzione che Mario Rigoni Stern aveva scritto nel 2000.

Ad Emilio Lussu sono intitolati, oltre che un Centro Studi, scuole, strade, biblioteche e circoli culturali.

E’ stato politico, partigiano e scrittore. Interventista durante la Grande Guerra, dedicò alla vita in trincea pagine di incredibile realismo in “Un anno sull’altopiano”. L’opera, edita nel 1938, descrisse la guerra di logoramento, le condizioni della vita militare e le forvianti informazione fornite all’opinione pubblica. Lussu sottolineò l’insensatezza della guerra e criticò l’uso delle masse popolari come carne da macello; molte furono le riflessioni e i movimenti che presero ispirazione a partire dal suo lavoro. Lo scrittore, fondatore del partito sardo d’azione, fu convinto  oppositore del regime fascista e nel 1931 descrisse i soprusi degli squadristi in “La marcia su Roma e dintorni”.

Catturato e costretto al confino a Lipari , riuscì a evadere insieme a Nitti e Rosselli. In esilio a Parigi, dove aiutò a fondare il gruppo diGiustizia e Libertà, descrisse gli anni trenta nel romanzo “La catena”. 
Lussu partecipò alla resistenza, al governo Parri e fu deputato durante la costituente. Le sue opere sono state tradotte in inglese, francese e tedesco. Emilio Lussu si spense a Roma il 5 marzo 1975. Nella sua città natale è stato inaugurato un museo dedicato a lui e a sua moglie, la scrittrice e partigiana Joyce Salvadori.
 
 
 
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